La Processione dei Misteri del Venerdì Santo a Ginosa
Dopo un percorso di tre settimane che ci ha visto analizzare gli aspetti particolari della Quaresima Ginosina, dal Coro delle Donne ai Sbbulcr’ , passando per la Via Crucis secolare del giovedì in Chiesa Santi Medici, oggi soffermiamo la nostra attenzione sull’evento che caratterizza il Triduo Pasquale,
LA PROCESSION D’ L’ MSTER
Questo aspetto della nostra tradizione rupestre ha uno spaccato storico molto particolare, ben diverso da come la conosciamo oggi.
Innanzitutto va considerato che la Processione del Venerdì Santo ha origini spagnole, infatti i caratteri assunti dalla stessa nel corso dei secoli, rispecchiano perfettamente la tradizione andalusa (in particolare Siviglia), radicatasi nel sud-italia durante la dominazione spagnola; chiaramente negli anni si è creato un fantastico connubio tra la traditio spagnola e dell’Italia meridionale; si perché solo l’Italia Meridionale può vantare tutto ciò.
Ma torniamo alla Procession d’ L’ Mster di Ginosa: mi preme specificare che fino agli anni sessanta lo svolgimento impegnava Ginosa dalla mattina del Venerdì fino al mezzogiorno del Sabato. Infatti le tre Confraternite locali (SS. Medici – B.V. del Rosario – S. Giuseppe) erano impegnate ad orari diversi nell’organizzazione della stessa; si iniziava la mattina del venerdì dalla Chiesa cosiddetta delle Monache (modo antico di chiamare la Chiesa di S. Giuseppe, in quanto era annessa ad un convento di suore, oggi utilizzato come centro igiene mentale), caratterizzavano la Processione i simulacri dei Misteri della Confraternita di S. Giuseppe, che attraversavano le vie principali cittadine e facevano rientro intorno a mezzogiorno; la sera del Venerdì Santo era il turno della Confraternita Santi Medici, la quale curava la Processione, con i propri simulacri, attraversando Ginosa e facendo rientro intorno alle 2 della notte. Il trittico processionale era chiuso, la mattina del sabato, dalla Confraternita del Rosario, con la Processione che vedeva i simulacri snodarsi dalla Chiesa Madre, salire in paese attraversando l’antica Via Matrice (permettetemi un augurio che faccio a me e tutti ginosini, di poter ri-attraversare Via Matrice al più presto) e le vie principali di Ginosa, per poi fare rientro a mezzogiorno; al termine di quest’ultima, venivano staccate le campane ed iniziavano i festeggiamenti della Pasqua di Resurrezione. Anche a Ginosa esisteva la cosiddetta “asta”, si formavano le squadre di portatori (falegnam’ – trainier’ – fabbrcatur’ – frrar – spruatur’ ecc.) ed era articolata in questo modo: quando la Naca di Gesù Morto giungeva vicino al portone della Chiesa, (portata a spalla dai Confratelli) iniziava ad uscire “nazzicando” (passo particolare che scandisce i tempi molto lenti della processione dei Misteri), così le varie squadre puntavano (offerte in denaro o viveri); l’asta andava avanti fino a quando la Naca era completamente uscita dal portone, in quel preciso momento la squadra che aveva fatto l’offerta più alta si aggiudicava l’onore di condurre a spalla Gesù Morto, per tutta la durata della Processione.
Questo modus operandi per I MISTERI a Ginosa, ha subito una modifica sostanziale negli ultimi cinquant’anni, per svariati motivi legati al Concilio Vaticano II e per esigenze organizzative. Infatti oggi la Processione dei Misteri è organizzata secondo un’accurata turnazione tra le Confraternite locali; a cadenza triennale ogni Sodalizio ha l’onere e l’onore di programmare l’evento.
Quest’anno è il turno della Confraternita dei Santi Medici, infatti la Processione si snoderà dalla medesima Chiesa alle ore 19.30 di venerdì; come di consueto il fermento per tale evento è già iniziato da tre mesi circa, con la cura dei vari simulacri, la procedura organizzativa, l’ordine e soprattutto l’impegno di rendere unico uno degli aspetti più antichi della nostra tradizione religiosa locale.
Non voglio aggiungervi molto altro, ma vi invito a partecipare alla Processione, vivendo con noi un momento di riflessione, di preghiera e di conoscenza.
Domenico Iuppariello